'Ndrangheta e camorra in Emilia Romagna nell'ultimo rapporto della DIA
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- Pubblicato Lunedì, 04 Agosto 2014 10:38
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Anche nell'ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, inerente all'ultimo semestre luglio - dicembre 2013 e presentata un mese e mezzo fa al Parlamento, si dà conto della presenza mafiosa in territorio emiliano romagnolo, tra sequestri e penetrazione nell'economia legale.
Il giorno che il cielo cadde su Bologna
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- Pubblicato Venerdì, 01 Agosto 2014 11:50
- Scritto da Francesco Gualdi
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Il giorno che il cielo cadde su Bologna
piovvero pietre, fiamme e vergogna
una breccia nel muro
e un'altra nel cuore
Prima di andare in pensione, mio nonno faceva il ferroviere. La mia famiglia è originaria di Rimini, ma lui lavorava a Bologna. Alla stazione di Bologna.
Tutte le mattine prendeva il treno in partenza alle 9 da Rimini. Tutte le mattine, tutte. Anche quella del 31 luglio 1980. E quella del 1 agosto 1980. Ma quella del 2 agosto no.
Cesena: sgomberati due stabili riconducibili ad Alfredo Ionetti
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- Categoria: Emilia Romagna
- Pubblicato Sabato, 26 Luglio 2014 09:51
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(L'azienda Sor Nova di Cesena, di proprietà di Alfredo Ionetti)
CESENA. «I beni di Don Ciccio vadano comunque allo Stato». Così aveva deciso nel 2012 il Tribunale di Reggio Calabria respingendo l'appello sul caso di 'ndrangheta. Per due giorni, giovedì e venerdì, l'Agenzia Nazionale per la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminaltà organizzata è stata a Cesena. Per iniziare quel lavoro imposto dal Tribunale calabrese.
Nel mirino una prima parte dei beni di Alfredo Ionetti: più volte arrestato e processato perché ritenuto, malgrado da 33 anni viva a Cesena, il tesoriere del boss Condello. Si tratta del capannone in cui agiva la ditta Sor-nova e di una delle case Ionetti: quella più vicina al capannone stesso, in via Parri. L'Agenzia è venuta a Cesena per far sgomberare i due stabili e prepararli a un riutilizzo da parte dello Stato.
Comunicato Stampa: I dubbi del Gruppo Antimafia Pio La Torre su una società in gara per la gestione dell’aeroporto Fellini
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- Categoria: Politica
- Pubblicato Giovedì, 24 Luglio 2014 22:06
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COMUNICATO STAMPA - Secondo quanto riporta la stampa locale, tra meno di una settimana si potrebbe conoscere il futuro dell’aeroporto di Rimini e San Marino. Verranno difatti aperte le buste che decreteranno il vincitore del bando di gara ad evidenza pubblica per la gestione del “Fellini”. Dei quattro partecipanti, almeno uno di essi, desta alla nostra associazione più di qualche dubbio, qualora dovesse risultare vincitore. Stiamo parlando del CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL'AEROPORTO DI RIMINI-SAN MARINO SOCIETA' CONSORTILE, il cui presidente del consiglio di amministrazione è un ex-avvocato (il titolo è stato revocato, a leggere le cronache giornalistiche di anni or sono) con più di qualche problema con la giustizia italiana e svizzera, Pier Francesco Campana (nato a Berna, classe '29). Un Consorzio con un capitale di 3,1 milioni di cui solo 10.000 sono stati versati. Di questi 10.000 euro il 90,0% delle azioni è in mano alla Italian Utilities s.r.l., mentre i restanti mille euro sono suddivisi tra altre cinque società (che hanno versato la bellezza di 200 euro l’una!), due delle quali hanno la sede al medesimo indirizzo della Italian Utilities. La figura di Pierfrancesco Campana è, poi, alquanto particolare. Premettiamo che poche sono le informazioni disponibili sul web, riguardanti le sue attività; guardando però i risultati di Google ci si accorge che in fondo alle ricerche compare la seguente scritta: Che il nostro abbia deciso di usufruire dell’ “oblio” informatico , che Google concede? E per quale motivo?
Comunicato stampa - Confisca del Green Bar a Riccione: cosa fare? Il nostro punto di vista
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- Categoria: Rimini
- Pubblicato Martedì, 15 Luglio 2014 18:56
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Il provvedimento che ha portato alla confisca della società (la Ge.bar srl) che aveva in gestione il Green Bar nel pieno centro di Riccione pone due temi centrali, a nostro avviso, all’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni.
In primo luogo è necessario riscontrare come tale provvedimento sia contestuale al patteggiamento di due anni di Salvatore Castaldo per tentata estorsione, aggravata dall’uso dell’arma. Estorsioni, usura e racket nel nostro territorio sono in costante aumento, seppure questo non sembra trasparire dalle denunce presentate alle Forze dell’Ordine; già con l’operazioni avvenute nell’ultimo triennio a Rimini è possibile notare che questi episodi sono molto più frequenti di quanto una certa retorica sul retroterra “sano” del nostro mondo imprenditoriale vuole far trasparire.
Comunicato Stampa - Danneggiamento alla Cooperativa Lavoro e non solo
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- Categoria: Italia
- Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 13:25
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CANICATTI. Danneggiata una mietitrice assegnata alla cooperativa Lavoro e non solo. Il Gruppo Antimafia Pio La Torre esprime solidarietà e vicinanza alla cooperativa
Nella notte di Mercoledì 2 Luglio è stata danneggiata una mietitrebbia appartenente alla Cooperativa "Lavoro e non solo". Il mezzo si trovava a Canicattì, su uno dei terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa. Il giorno successivo è scattata la denuncia presentata dal presidente della cooperativa Calogero Parisi. Lo stesso Parisi sottolinea come “non si tratta del gesto di un balordo. Infatti, chi ha rubato il pezzo, danneggiando il mezzo, sapeva esattamente come agire e cosa prendere. Inoltre, era sicuro che sul terreno, in quel momento, non ci fosse nessuno”. Non è la prima volta che accadono fatti di questo genere. Salvatore Ferrara (uno dei soci fondatori della cooperativa) in un'intervista ad una televisione locale afferma “anche negli anni passati abbiamo subito dei furti, hanno rotto il portone del capannone e rubato dei tubi che conservavamo all'interno”. Stando al comunicato stampa diramato da Arci Sicilia (uno dei soci sovventori) il danno accertato ammonterebbe a 12 mila euro
Per non morire di gioco d'azzardo: l'ordinanza passa anche al Consiglio di Stato
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- Categoria: Società
- Pubblicato Giovedì, 03 Luglio 2014 15:54
- Scritto da Patrick Wild
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Dopo il parere favorevole del TAR del 28 aprile, che rigettava le istanze presentate da due titolari di sale gioco contro l'ordinanza emessa dal Comune di Ravenna per limitare l'orario di funzionamento delle Slot, ieri è arrivata anche la decisione del Consiglio di Stato, dello stesso segno.